Negli ultimi anni la Cyber Security riveste un ruolo senza dubbio importante se non strategico nella nostra società. Mentre la Gran Bretagna investe 2,5 miliardi, la Francia 1 miliardo, l’Italia solo 150 milioni di euro per ricerca e competenze alla lotta degli attacchi cibernetici, per la sicurezza informatica. .
Come al solito, l’Italia non è lungimirante e viaggia ad una velocità ridicola, rispetto ai tempi, sottovalutando i pericoli di questa minaccia globale che al livello mondiale costa, in termini economici, tra i quasi 400 e fino a vicino i 600 miliardi di dollari. La tendenza è in netta crescita rispetto al 2014. In Italia il rischio cibernetico si attesta intorno al 20%. Un’indagine conoscitiva sulla sicurezza e difesa dello spazio cibernetico, evidenzia, la forte necessità di investire nella ricerca e nelle competenze di questo settore. La Francia, già da un anno, si è organizzata con una strategia nazionale di difesa cibernetica e destinato molti soldi. Gli Stati Uniti hanno ipotizzato la possibilità di investire quasi 20 miliardi quest’anno. Non si parla solo di sicurezza di dati personali, identità, truffe telematiche o altro nella sfera del privato e del pubblico, ma attacchi ai sistemi militari, infrastutture di trasporto, comunicazione, energetiche…
I 15 milioni destinati alla Polizia Postale italiana, sembrano briciole per contrastare e arginare i pericoli di questi attacchi, poca cosa per strutturare un’adeguata strategia e piattaforma di sicurezza informatica. Inoltre non si sa ancora bene come saranno impegnate queste risorse finanziarie. L’Italia, come al solito, sottovaluta il pericolo che arriva dal cyberspazio e si dimostra… “cyber sicuramente poco lungimirante…”!