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Camera

TAGLI E EFFICIENZA DELLA POLITICA ITALIANA.

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Dal 2 gennaio 2019, i vitalizzi agli ex parlamentari saranno rimodulati secondo una delibera che dal primo gennaio 2019, appunto, ridetermina la misura di tali assegni. In poche parole, si sono applicati i tagli, tanto proclamati da tempo dal Movimento 5 Stelle, ai vitalizzi degli ex politici.

Da questa data, infatti, sarà applicata ai cedolini degli ex parlamentari la delibera che riformula i vitalizi. Un provvedimento che è entrato in vigore, immediatamente, dopo la sua stessa approvazione con decorrenza dall’inizio dell’anno. Tale operazione permetterà alla Camera dei deputati di risparmiare 44 milioni di euro all’anno. Una cifra economica che raggiungerà i 130 milioni di euro per il prossimo triennio. Da tempo, nonostante tutto, si parlava di costi più elevati della Camera. Questo provvedimento, appunto, porterà ad un risparmio di quasi 150 milioni di euro, nell’arco dei prossimi tre anni, in risposta a tali indicazioni che parlavano di aumento dei costi e non di diminuzione.

Si presume, quindi, che per l’anno in corso, i costi di Palazzo Montecitorio saranno di oltre 10 milioni in meno rispetto a quello appena concluso. Il futuro riserva altri, quasi 4 milioni in meno fino al 2020 e altri sette milioni nel 2021. Il taglio dei vitalizzi, inoltre, genererà quasi 44 milioni di risparmio annui, che si sommano alle precedenti voci di risparmio, già citate. Visto così e se veritiere queste cifre e se verranno rispettate questi provvedimenti, si può parlare di un evidente risparmio! Quindi si potrebbe anche parlare di una politica meno costosa… in futuro, rimane però ancora da ricalibrare e sperare in una maggiore efficienza di essa….

ENA (European News Agency)

IN MURALES VERITAS

scritto dalla Redazione de Il Satirico

In questi giorni delicati per la nomina dei presidenti delle due Camere della Repubblica italiana e nel giorno di apertura della XVIII Legislatura, è comparso un murales molto “evocativo” in una stradina alle spalle di palazzo Montecitorio. Questo disegno sul muro raffigura un appassionato bacio in bocca tra Luigi Di Maio, leader dei M5s  e candidato alla presidenza del Consiglio dei Ministri e Matteo Salvini segretario della Lega Nord e leader della coalizione del Centrodestra.

Altro murales, sempre in una stradina nel centro di Roma ma vicino al Senato, raffigura, invece, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia con in braccio una bambina di colore.

(www.ansa.it)

Le due creazioni sono firmate dall’artista di strada palermitano Tvboy, portavoce o meglio graffitista o writer rappresentativo del movimento NeoPop. (Tutti i murales in questione sono stati rimossi nella stessa giornata).

Per quanto riguarda il graffito del bacio tra Di Maio e Salvini, esiste un’analogia con il murales di Berlino tratto dalla celebre foto del bacio socialista tra Leonid Breznev ed Eric Honecker nei giorni dei festeggiamenti del 30° anniversario della Repubblica democratica tedesca della Germania dell’Est nel 1979. Spesso l’arte, e mai come accade guardando un dipinto di Caravaggio (per esempio), una foto di Steve McCurry o di Annie Leibovitz, ascoltare una canzone, assistere ad un’opera lirica, ammirare un murales appunto…, non possa che meglio esprimere un messaggiotrasmettere un’emozione, manifestare un desiderio o rappresentare una soluzione, più e più di mille parole, mille intenzioni, nel bene e nell’interesse unico e solo della società civile per il futuro di un paese di una nazione. Un murales (forse) con un messaggio preciso, un presagio, un’evocazione? Andare aldilà di qualsiasi tabù, aldilà di ogni pregiudizio sia nella società civile che in politica, …tutto è possibile (anche in politica) per il bene del paese, per la gente, per gli elettori, contro la povertà, per il lavoro e contro la disoccupazione, per le famiglie, per le nuove generazioni, per gli anziani, contro ogni logica ma per il bene comune carichi di “buon senso” ….tutto deve e può essere possibile?

ENA (European News Agency)

CHI GOVERNERA’ L’ITALIA?

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Le elezioni politiche italiane hanno decretato molti vincitori e anche tanti sconfitti. Il segnale è chiaro, il popolo italiano non ha gradito le politiche della sinistra degli ultimi anni o quantomeno non ha gradito Renzi e forse la sua “arroganza”. Questo risultato negativo per la sinistra che, in coalizione è andato poco sotto al 23%, ma in particolare del Partito Democratico che, da solo, è sceso a quasi il 19%, segna, quindi, quasi il collasso definitivo dei DEM e la definitiva bocciatura del suo segretario. Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo con a capo Luigi Di Maio, ha guadagnato molto terreno e forse i voti persi dal Partito Democratico e di quelli che erano orami stufi di una “vecchia politica” legata alla “poltrona”, e comunque, questo risultato, ha segnato un traguardo storico per il movimento, superando il 30% (32%) da solo senza alleati o altri partiti.Il centrodestra d’altro canto rivendica la vittoria con la sua alleanza che ha raggiunto il 37% dei voti, alleanza formata da Forza Italia di Berlusconi, la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia della Meloni, c’erano pure Noi con l’Italia UDC, ma che sembrano essere spariti ancor prima delle elezioni (non hanno raggiunto neppure il 2%). Ed ora? Chi governerà? I 5 Stelle che avevano già presentato la lista dei ministri prima del voto, si dicono pronti a governare, ma accettano il parere degli altri partiti, aspettandoli a colloquio. Salvini vuole fare il premier della sua coalizione, rivendicando il risultato straordinario del suo partito che ha trascinato l’alleanza intera al successo e  che quindi dovrebbe, a parer suo, governare da sola. Intanto Berlusconi annuisce ma non conferma la leadership di Salvini, d’altro canto aveva proposto Tajani come premier. Anche la Meloni mugugna e rivendica un ruolo, ma non si capisce quale. Insomma tutti sono pronti e si sentono legittimati a governare. A sinistra, dopo i malumori legati alle “false dimissioni” da segretario di Renzi, qualcuno o qualcosa fa muovere l’attenzione verso un’intesa con i 5 Stelle per governare con l’intento di portare avanti programmi comuni per il paese. Ancora una volta, con una legge che sembra fatta apposta per non far governare nessuno, la politica italiana, anche dopo il voto sembra in un grande stallo. Aspettiamo le mosse del Presidente Mattarella che dovrà dare un incarico a qualcuno, anche “esplorativo”, come spesso si usa dire …, che deve servire per sondare il campo e valutare le possibilità e i margini di accordo o le intese per formare un nuovo governo. Cosa succederà? Si formerà un nuovo governo o tutti di nuovo alle urne? Tutti vincitori o tutti sconfitti?

 

ENA (European News Agency)

RIUNIONI INCIVILI…. IN PARLAMENTO

scritto dalla Redazione de Il Satirico

No, non stiamo parlando di riunioni condominiali, di quelle, durante le quali,  piuttosto che discutere dei problemi, risolverli e approvare i vari lavori e provvedimenti, si finisce per litigare, rinfacciandosi colpe, tradimenti e atteggiamenti poco “civili“! Si parla, invece delle riunioni in Parlamento e in questo ultimo periodo di quelle che dovrebbero decidere la sorte della cosiddetta legge sulle “unioni civili“, meglio conosciuta come “legge Cirinnà“. unioni-civiliIl dibattito molto aperto e vivace di queste ultime settimane, con manifestazioni, pro e contro, appelli e dichiarazioni da un lato e dall’altro, a favore e non della legge, aveva fatto, però, pensare che, nonostante tutto, la maggioranza avesse i numeri e le giuste alleanze per far approvare questa, così discussa, legge sulle unioni civile.
Nulla di tutto questo. Niente di fatto, questa settimana è saltata. Tutto è slittato alla prossima. Accuse reciproce di tradimento, PD verso M5S che invece rimandano al mittente tali allusioni e anzi rilanciando sospetti di dissidi interni alla maggioranza, intanto l’Ncd se la ride. Insomma, settimana sofferta in aula, fatta di riunioni, incontri e scontri. Invece di unioni civili ci troviamo difronte a vere e proprie “riunioni incivili”!

Drawing

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