LA BORSA SULLE MONTAGNE RUSSE
Sono state inventate prima le montagne russe o le borse (valori)? Sicuramente le seconde, trovandone traccia già nell’antica Grecia, ma venendo ufficialmente messe in opera, nella fine del Medioevo nel XV secolo, attraverso fiere e organismi bancari di commercio e scambi. Le montagne russe, però, non tardarono ad apparire, già dal XVI secolo per poi perfezionarsi nel XVIII secolo, questo per dare un alibi concreto alla “volatilità“, una delle caratteristiche principali, della “borsa“. Il suo salire e scendere, come sulle montagne russe, non è altro che un’intrinseca dote naturale. In effetti “la borsa valori” non scende mai dalle “montagne russe“. Non bisogna quindi meravigliarsi se in questi ultimi periodi, l’altalena dei prezzi e dei valori mobiliari e dei relativi prodotti, come pure le valute monetarie, sono in un continuo balletto, su e giù. Venerdì nero per le borse, bruciati miliardi e miliardi… Il giorno dopo, rimbalzo Borse con banche. Spread giù, petrolio risale. Crollo delle borse, spread ai massimi storici, petrolio ai minimi… Grande volatilità dei prezzi, tracollo delle banche, borsa cinese in profondo rosso… Spread ai minimi… tassi giù… Valori in terreno negativo… Su e giù. In America, in Europa… in Asia, nel mondo intero.. L’economia cinese rallenta…, quella Europea è ferma, i mercati americani riprendono, il giorno dopo, la Cina recupera, ma dopo qualche giorno si ferma… l’economia europea ha timidi segnali di ripresa…., quella americana galoppa per poi rallentare di colpo… Ripresa, inflazione, stagnazione…
Non si finisce mai… La borsa è stata inventata per questo, per viaggiare all’infinito sulle “montagne russe“. Proprio come sulle montagne russe, chi non riesce a resistere più, (sentendosi male), vorrà scendere, non si diverte più, scende e perde tutto.
Ci vuole un forte stomaco per resistere!