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Italia - page 2

IN MURALES VERITAS

scritto dalla Redazione de Il Satirico

In questi giorni delicati per la nomina dei presidenti delle due Camere della Repubblica italiana e nel giorno di apertura della XVIII Legislatura, è comparso un murales molto “evocativo” in una stradina alle spalle di palazzo Montecitorio. Questo disegno sul muro raffigura un appassionato bacio in bocca tra Luigi Di Maio, leader dei M5s  e candidato alla presidenza del Consiglio dei Ministri e Matteo Salvini segretario della Lega Nord e leader della coalizione del Centrodestra.

Altro murales, sempre in una stradina nel centro di Roma ma vicino al Senato, raffigura, invece, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia con in braccio una bambina di colore.

(www.ansa.it)

Le due creazioni sono firmate dall’artista di strada palermitano Tvboy, portavoce o meglio graffitista o writer rappresentativo del movimento NeoPop. (Tutti i murales in questione sono stati rimossi nella stessa giornata).

Per quanto riguarda il graffito del bacio tra Di Maio e Salvini, esiste un’analogia con il murales di Berlino tratto dalla celebre foto del bacio socialista tra Leonid Breznev ed Eric Honecker nei giorni dei festeggiamenti del 30° anniversario della Repubblica democratica tedesca della Germania dell’Est nel 1979. Spesso l’arte, e mai come accade guardando un dipinto di Caravaggio (per esempio), una foto di Steve McCurry o di Annie Leibovitz, ascoltare una canzone, assistere ad un’opera lirica, ammirare un murales appunto…, non possa che meglio esprimere un messaggiotrasmettere un’emozione, manifestare un desiderio o rappresentare una soluzione, più e più di mille parole, mille intenzioni, nel bene e nell’interesse unico e solo della società civile per il futuro di un paese di una nazione. Un murales (forse) con un messaggio preciso, un presagio, un’evocazione? Andare aldilà di qualsiasi tabù, aldilà di ogni pregiudizio sia nella società civile che in politica, …tutto è possibile (anche in politica) per il bene del paese, per la gente, per gli elettori, contro la povertà, per il lavoro e contro la disoccupazione, per le famiglie, per le nuove generazioni, per gli anziani, contro ogni logica ma per il bene comune carichi di “buon senso” ….tutto deve e può essere possibile?

ENA (European News Agency)

CHI GOVERNERA’ L’ITALIA?

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Le elezioni politiche italiane hanno decretato molti vincitori e anche tanti sconfitti. Il segnale è chiaro, il popolo italiano non ha gradito le politiche della sinistra degli ultimi anni o quantomeno non ha gradito Renzi e forse la sua “arroganza”. Questo risultato negativo per la sinistra che, in coalizione è andato poco sotto al 23%, ma in particolare del Partito Democratico che, da solo, è sceso a quasi il 19%, segna, quindi, quasi il collasso definitivo dei DEM e la definitiva bocciatura del suo segretario. Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo con a capo Luigi Di Maio, ha guadagnato molto terreno e forse i voti persi dal Partito Democratico e di quelli che erano orami stufi di una “vecchia politica” legata alla “poltrona”, e comunque, questo risultato, ha segnato un traguardo storico per il movimento, superando il 30% (32%) da solo senza alleati o altri partiti.Il centrodestra d’altro canto rivendica la vittoria con la sua alleanza che ha raggiunto il 37% dei voti, alleanza formata da Forza Italia di Berlusconi, la Lega di Salvini e Fratelli d’Italia della Meloni, c’erano pure Noi con l’Italia UDC, ma che sembrano essere spariti ancor prima delle elezioni (non hanno raggiunto neppure il 2%). Ed ora? Chi governerà? I 5 Stelle che avevano già presentato la lista dei ministri prima del voto, si dicono pronti a governare, ma accettano il parere degli altri partiti, aspettandoli a colloquio. Salvini vuole fare il premier della sua coalizione, rivendicando il risultato straordinario del suo partito che ha trascinato l’alleanza intera al successo e  che quindi dovrebbe, a parer suo, governare da sola. Intanto Berlusconi annuisce ma non conferma la leadership di Salvini, d’altro canto aveva proposto Tajani come premier. Anche la Meloni mugugna e rivendica un ruolo, ma non si capisce quale. Insomma tutti sono pronti e si sentono legittimati a governare. A sinistra, dopo i malumori legati alle “false dimissioni” da segretario di Renzi, qualcuno o qualcosa fa muovere l’attenzione verso un’intesa con i 5 Stelle per governare con l’intento di portare avanti programmi comuni per il paese. Ancora una volta, con una legge che sembra fatta apposta per non far governare nessuno, la politica italiana, anche dopo il voto sembra in un grande stallo. Aspettiamo le mosse del Presidente Mattarella che dovrà dare un incarico a qualcuno, anche “esplorativo”, come spesso si usa dire …, che deve servire per sondare il campo e valutare le possibilità e i margini di accordo o le intese per formare un nuovo governo. Cosa succederà? Si formerà un nuovo governo o tutti di nuovo alle urne? Tutti vincitori o tutti sconfitti?

 

ENA (European News Agency)

BOOM DI ESPORTAZIONI DI SCIENZIATI ITALIANI (IN SALDI)

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Buone notizie per l’esportazione italiana. L’Italia è leader nel settore. Boom di esportazione di scienziati italiani! Non è uno scherzo. Siamo veramente i primi in quest’ambito. In Italia ci sono ottimi scienziati, molti cervelli, così come pure molti centri di ricerca e istituti eccellenti che sono impegnati in progetti internazionali di indiscusso livello, con risultati di vero prestigio che portano a coinvolgere molte imprese dell’industria.Il problema è che l’Italia investe veramente poco nella ricerca e dopo un pò, molti cervelli “precari”, non vedono altra alternativa che quella di andare via dal nostro paese. Tutti questi scienziati italiani si “esportano” da soli! Non hanno altra scelta. Ecco perchè siamo i primi in questo settore! In dieci anni circa, le immatricolazioni di studenti sono diminuite del 20%, il comparto docente del 17%, il fondo per il finanziamento ordinario, sceso, del 22,5%, i corsi di studio, in calo del 18%: la tendenza è quella di andare a studiare all’estero e nel nostro paese arrivano sempre meno studenti stranieri, perchè poco attrattivo per i motivi citati prima. Un progetto per un ricercatore italiano, dura al massimo 4 anni, dopo di chè, si è costretti a sbarcare il lunario, direzione estero, fuori dall’Italia, dove, fondi e investimenti sono più appettibili e duraturi. Si è perso già una generazione di cervelli (scienziati, ricercatori, studiosi..) e si stanno perdendo anche quelle future. Nella media di ricercatori UE, gli italiani sono solo il 6%, contro il 20% di tedeschi, il 17% di britannici, il 13% di francesi e l’8% di spagnoli. C’è una miopia preoccupante nella classe politica italiana verso questo aspetto che è a dir poco, determinante e strategico per un paese come il nostro. Deficit strutturali rendono il nostro paese poco competitivo. Insomma, l’unica soddisfazione è che siamo leader in questo settore…, nell’esportazione di cervelli!

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PIU’ SLOT MACHINE CHE FARMACIE

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Cerchi una farmacia? Trovi una slot! In Italia ci sono meno di 20.000 farmacie sul territorio italiano. C’è una farmacia ogni 3.340 abitanti, su una popolazione di oltre 60 milioni di persone. E se cerchi un medico? Il Servizio Sanitario Nazionale conta 50.000 medici circa, da 2 a 4 per ogni 1000 abitanti. Ogni medico ha mediamente 1.100 pazienti. Per rendere l’idea, numero sufficiente di medici, che supera anche la media europea, ma, nel settore sanitario, di certo mancano infermieri e paramedici in Italia, più che medici. Questo solo per fare un esempio e per dire che, se dovesse capitare di aver un mal di testa forte, improvviso e,  invece di cercare un medico, tenti di procurarti un medicinale presso una farmacia, per fartelo passare, forse o quasi sicuramente, sarà più facile che trovi prima una slot machine o un punto scommesse aperto, anche di notte, invece di una farmacia! Esiste una slot machine ogni 140 abitanti, in Italia. Negli ultimi tempi sono comparsi, in internet, più di 400 siti dedicati al gioco d’azzardo. Il doppio rispetto alla media europea. Nel mondo delle scommesse, lavorano oltre 120.000 addetti in questo settore. Molte delle concessionarie del gioco d’azzardo, hanno sede a Malta, Cipro e Gibilterra. Discorso che riguarda i tributi e le tasse. Dal 2000 al 2014, il fatturato di questo settore è cresciuto del 350% (quasi 85 miliardi), mentre il PIL procapite è sceso del 7,5%. medico-famigliaLa ludopatia colpisce un italiano su 75.  (Ecco perchè è preoccupante che ci siano, sul territorio, più slot machine e punti scommesse che farmacie o medici…)jackpot-slot-machineL’ultima legge di stabilità di ottobre, aveva una bozza con l’ipotesi di poter far aprire altri 22.000 punti di gioco e sempre la legge di stabilità, poi, dovrebbe diminuire il numero di slot machine in Italia, da 6000 (esercizi, bar) a 1000 e i punti gioco ridotti a 15000. Le slot machine, quindi, saranno diminuite del 30%, ma (questo), solo, nell’arco di 4 anni, entro il 2019, quando ne saranno al massimo 265000, cioè una slot machine ogni 225 abitanti. In rapporto con altri paesi, per esempio, c’è che in Spagna, esiste, una slot ogni 245 abitanti, in Germania, una ogni 261 abitanti. Il termine “slot machine”, giusto per ricordarcelo, ha il significato di macchina mangiasoldi.. D’accordo che il governo ha puntato su questo settore per avere maggiori entrate tributarie, (si noti la pubblicità e le concessioni dilaganti di questi ultimi anni), ma invece di investire sul futuro fatto di idee, creatività e lavoro, si vorrebbe creare una società di dipendenti dal gioco, con nuovi malati che dipendono sul sistema sanitario nazionale, oltre che rovinare economicamente intere famiglie? Meglio una slot oggi che un cittadino sano, produttivo e contributivo, domani?

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MARE ITALIANO MA PESCE FRANCESE O VICEVERSA?

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Ti svegli un giorno e con il tuo peschereccio italiano, dalla Sardegna, raggiungi i posti, dove, solitamente, vai a pescare. Bene. Tirando su la rete ti accorgi, però, che tutti i pesci che hai pescato, parlano francese…! In un altro angolo di mare, un peschereccio francese, invece, tira su una bella dose di gamberi rossi che, incredibilmente, cantano, magnificamente intonati, in perfetto italiano?! Saranno mica di Sanremo e forse tornano dal festival? Beh, sembra una barzelletta, ma poco ci manca. gambero-rossoE’ quello che da qualche tempo sembra essere successo nei mari del nord della Sardegna, dove, a quanto pare i confini marini, si sono spostati di qualche miglio a favore della Francia. Ma quanto di vero c’è in questa vicenda? L’incidente “diplomatico” è sorto quando qualche settimana fa, la capitaneria francese, ha fermato un peschereccio italiano, asserendo di essere in mare francese. L’equivoco nasce dal fatto che, nel marzo del 2015, si è avuto un accordo di modifica del confine marino tra Francia e Italia, che nasceva dalla necessità di “ridefinire” i confini marittimi, in relazione ad una questione legata alle conformità del diritto internazionale. Questo accordo firmato a Caen nel marzo del 2015, appunto, è il risultato di un negoziato iniziato nel 2006 e concluso nel 2012, per dare risposte alla esigenza di stabilire confini ben definiti per i due paesi confinanti e sulle rispettive porzioni di mare. accordo-Francia-Italia-1Tutto questo, legato alle norme della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS 1982), dove, esisteva un vuoto giuridico che riguardava i mari territoriali e la piattaforma continentale, con la giurisdizione delle acque sottoposte a queste ultime.  Accordo ratificato dal governo francese ma non ancora da quello italiano, laddove, comunque, in futuro, esisterà la libera pesca dal 2022, con la liberazione delle acque…. Insomma, è il caso di dire, che, dall’una e dall’altra parte, non sanno che pesci prendere!
Intanto si dice che un branco di pesci spada, in balneazione tra la Corsica e l’Isola d’Elba, abbia superato uno yacht, a forte velocità, deridendolo prima in sardo e poi in lingua còrsa…!!!

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CYBER SICURAMENTE POCO LUNGIMIRANTI….

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Negli ultimi anni la Cyber Security riveste un ruolo senza dubbio importante se non strategico nella nostra società. Mentre la Gran Bretagna investe 2,5 miliardi, la Francia 1 miliardo, l’Italia solo 150 milioni di euro per ricerca e competenze alla lotta degli attacchi cibernetici, per la sicurezza informatica. . Hacker typing on a laptop

Come al solito, l’Italia non è lungimirante e viaggia ad una velocità ridicola, rispetto ai tempi, sottovalutando i pericoli di questa minaccia globale che al livello mondiale costa, in termini economici, tra i quasi 400 e fino a vicino i 600 miliardi di dollari. La tendenza è in netta crescita rispetto al 2014. In Italia il rischio cibernetico si attesta intorno al 20%. Un’indagine conoscitiva sulla sicurezza e difesa dello spazio cibernetico, evidenzia, la forte necessità di investire nella ricerca e nelle competenze di questo settore. La Francia, già da un anno, si è organizzata con una strategia nazionale di difesa cibernetica e destinato molti soldi. Gli Stati Uniti hanno ipotizzato la possibilità di investire quasi 20 miliardi quest’anno. Non si parla solo di sicurezza di dati personali, identità, truffe telematiche o altro nella sfera del privato e del pubblico, ma attacchi ai sistemi militari, infrastutture di trasporto, comunicazione, energetiche
I 15 milioni destinati alla Polizia Postale italiana, sembrano briciole per contrastare e arginare i pericoli di questi attacchi, poca cosa per strutturare un’adeguata strategia e piattaforma di sicurezza informatica.  Inoltre non si sa ancora bene come saranno impegnate queste risorse finanziarie. L’Italia, come al solito, sottovaluta il pericolo che arriva dal cyberspazio e si dimostra… “cyber sicuramente poco lungimirante…”!

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DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO DI REVERSIBILITA’

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Non si ha il coraggio di colpire ed eliminare direttamente alcuni “spregevoli privilegi“? O così facendo, si può in un sol colpo, estirpare definitivamente, un noto malcostume della casta politica (senza avere ritorsioni e rivendicazioni..) e nel contempo risparmiare milioni o miliardi di euro sulla pelle di tanta altra gente che già paga il conto salato dei buchi dello stato? Due piccioni con una fava? Mal comune mezzo gaudio! Bel colpo! Complimenti! Da diverso tempo, oramai, è venuta a galla la vicenda “vergognosa” dei vitalizi che vengono pagati da sempre, in alcuni casi da quasi mezzo secolo, a parenti di ex consiglieri regionali, onorevoli e senatori, politici di ogni genere e grado che anche per se pur pochi anni, hanno svolto il “lavoro” di politico in Italia; maturando però così, un vitalizio perenne, duraturo nel tempo e reversibile, esigibile dai rispettivi parenti incapaci di sostenersi economicamente e con “indecenti” (forse più per il coraggio di godere di tale privilegio) condizioni di vita, mogli nullafacenti, fratelli o sorelle senza reddito, figli inoccupati e via dicendo…. Un “diritto-privilegio” maturato, in molti casi, con pochi anni di esercizio politico e non certo dopo 40 anni e oltre di regolari contributi da lavoro.. Bene, questo è un aspetto. INPS-adempimentiL’altro aspetto, che invece è sul tavolo della discussione in questi giorni, è diverso, (quello delle “normali” pensioni di reversibilità..) ma per alcuni versi forse lo stesso, il problema è che tocca la maggior parte delle persone “vere” che, invece, questo diritto lo hanno realmente guadagnato sulla “pelle” dei propri cari (è il caso di dire), marito, padre, che ha lavorato per anni e anni, e che, con i suoi contributi ha garantito dopo la sua dipartita, una base economica alla sua famiglia.  Il nodo è sul fatto di voler far divenire l’attuale pensione di reversibilità, una prestazione assistenziale. Ciò porterebbe molte persone sotto la ghigliottina dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), che analizza e mette in conto, tutte le altre fonti di ricchezza, come ad esempio, il patrimonio immobiliare del nucleo familiare. Si rischierebbe che il possesso di un piccolo immobile (unico) o anche un box auto, potrebbe far superare la soglia Isee e far saltare la pensione a persone che invece proprio per le due realtà, pensione di reversibilità e piccola proprietà, vivevano decentemente. Nel mancare una delle due, cadrebbero in povertà; altro che contrasto alla povertà. Questo meccanismo è invece, (o sarebbe), molto valido, per tutte le “vecchie volpi” che da anni usufruiscono di tale reversibilità (come molti parenti di ex politici) che hanno ingenti proprietà immobiliari e altri fonti finanziarie, ma chissà come mai, questa riforma, se attuata, non sarà retroattiva e quindi non potrà toccare questi individui… (proprio quelli che invece dovrebbero essere coinvolti da riforme del genere).
Insomma si rischierebbe di colpire alcuni deboli che si trovano al limite e farli diventare di colpo poveri; non danneggerebbe certo, coloro i quali che hanno già un certo benessere economico, la privazione, appunto, di questa pensione.. porterebbe solo a privarsi di qualche sfizio o vizio, non certo la sopravvivenza (e tutto ciò, in relazione del tenore di vita acquisito).. Vero è che così, con l’Isee, la valutazione della ricchezza risulterebbe più oculata e precisa oltre che più equa, e anche se, secondo alcune ultime dichiarazioni dei ministri coinvolti in questa nuova proposta di legge, questa modifica, investirebbe le nuove pensioni di reversibilità e non quelle già esistenti, sorge, quindi, un dubbio:
è giusto creare, anche in questo caso, due realtà, completamente diverse, una che continuerà a godere di “vecchi vantaggi” e “privilegi” (e questo è il peggio) e un’altra che invece dovrà rendicontare tutto fino all’ultimo centesimo… (questo è giusto, ma…), come per le nuove pensioni da lavoro che coinvolge le attuali generazioni, le quali andranno (come è risaputo), più tardi in pensione e con molto meno soldi..? Giusto, sicuramente, è il fatto di regolamentare e riformare alcuni ambiti e aspetti previdenziali e pensionistici alquanto lacunosi e onerosi, ma non è giusto creare due mondi, uno di serie A e un altro di serie B e spaccare due generazioni… mantenendo però diritti e privilegi a chi ne ha goduto fino ad ora, in molti casi senza averne realmente e contabilmente i requisiti che invece si richiedono oggi, ma solo per il fatto che esistevano leggi che lo permettevano, privando però, ora, gli stessi diritti a tanti che di fatto li hanno guadagnati realmente. Da un eccesso si va ad un altro?! Di tutta l’erba un fascio o mal comune mezzo gaudio?

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L’F-35 SORVOLA ANCHE LE POLEMICHE

scritto dalla Redazione de Il Satirico

C’era una volta un aereo da guerra molto contestato per il suo costo. Ebbene, questo caccia bombardiere, con il nome di F-35, costruito dalla Lockeed-Martin, facente parte della flotta militare aerea italiana, ha attraversato per la prima volta l’Oceano Atlantico. Questo odiato veicolo, altamente sofisticato e all’avanguardia, ha sostituito di fatto i vecchi Tornado e gli Amx dell’Aeronautica oltre che gli Harrier (veicoli  a decollo verticale), in dotazione, invece, alla Marina Militare. L’Al-1 del 32° stormo, ha quindi compiuto il suo primo volo transoceanico in 13 ore, in due tappe e diversi rifornimenti in volo.

An American JSF AF-4 from the 461 FLTS, Edwards AFB, CA, piloted by Maj. Charles "FLAK" Trickey performs the first contact and fuel transfer from a KC-767 foreign partner Italian Tanker.

L’aereo è partito dalla pista di Cameri in Piemonte, dove esiste l’unico laboratorio di assemblaggio italiano di questo particolare miracolo dell’ingegneria aeronautica ed è atterrato in Maryland nella Naval Air Station di Patuxen River.
Qui resterà 3 mesi e sarà testato, dopo questo periodo andrà a Luke Air Force Base di Glendale, in Arizona, per essere utilizzato per l’addestramento dei piloti, non solo italiani, che, saranno destinati alla guida di questo moderno aereo da guerra. E’ il caso di dire che dopo un pò di tempo, “oramai”, tutte le polemiche sono state… “sorvolate”!

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LA BANCA SMARRITA TRA I BOSCHI

scritto dalla Redazione de Il Satirico

C’era una volta una banca, la Banca Etruria, che tutti conoscevano bene, sapevano dove era e cosa faceva. Molti o quasi tutti i suoi clienti, avevano, con sicurezza, lasciato i propri risparmi e qualcuno si era spinto anche oltre, investendo in prodotti un pochino più rischiosi ma “serenamenteconsigliati e proposti. Era la banca di “capuccetto rosso“, che aveva anch’ella lasciato a deposito i suoi pochi spiccioli risparmiati in anni e anni di sacrifici. Non tutti, però, sapevano che a capo di essa c’era proprio il “lupo cattivo“. Un bel giorno, però, a capuccetto rosso ed a molti dei suoi amici, che pure avevano lasciato soldi nella banca, venne l’esigenza di riprenderli. Si incamminarono, quindi, tutti insieme nei boschi per andare in banca a prendere i soldini, ma la banca non c’era più! Non si trovava più, era smarrita, sparita nei “boschi”. Una folla arrabiata e infuriata protestava nei boschi e nei campi, ma anche nelle vallate.
Il “consiglio generale dei saggi dei boschi“, (il maggiore potere rappresentante dei boschi e delle pianure), per non rischiare di essere messo “al rogo”, dalla folla inferocita, ha pensato bene di salvare la banca (e con lei, anche altre, che si erano già o si stavano smarrendo), varando un “decreto salva banche“…, ma questo, forse, ha salvato più il lupo che i poveri risparmiatori che lo stesso capuccetto rosso
No, non è una favola, ma una dura realtà! Una vicenda ben nota!

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MASSONERIA A FARI SPENTI

scritto dalla Redazione de Il Satirico

Come guidare a fari spenti… Questa è la sensazione che si prova oggi. La scomparsa di un personaggio che ha fatto la storia, si la storia, quella dei grandi misteri italiani. Un uomo al centro di tanti intrecci politici e economici. Il riferimento della massoneria italiana, a capo della loggia P2.

Un burattinaio strategico ma invisibile, che ha condizionato e pilotato gran parte della classe politica e dirigenziale d’Italia, in particolar modo negli anni 80.

La sua mano o forse la sua ombra, però, si è allungata fino alla sua morte. Coinvolto nei maggiori scandali italiani, non ne è mai uscito completamente sconfitto, anzi, è riuscito sempre a riemergere o forse mai ad affogare. Al centro di mille storie italiane, dal tentato golpe Borghese, alla strategia della tensione, al crac Sindona, il caso Calvi, la scalata a grandi gruppi editoriali, perfino il caso Moro, non si è fatto mancare collusioni con mafia e tangentopoli. Insomma un vero artista del malaffare all’italiana, un esempio che ha fatto scuola nella cultura truffaldina italiana.

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