LA BANCA SMARRITA TRA I BOSCHI
C’era una volta una banca, la Banca Etruria, che tutti conoscevano bene, sapevano dove era e cosa faceva. Molti o quasi tutti i suoi clienti, avevano, con sicurezza, lasciato i propri risparmi e qualcuno si era spinto anche oltre, investendo in prodotti un pochino più rischiosi ma “serenamente” consigliati e proposti. Era la banca di “capuccetto rosso“, che aveva anch’ella lasciato a deposito i suoi pochi spiccioli risparmiati in anni e anni di sacrifici. Non tutti, però, sapevano che a capo di essa c’era proprio il “lupo cattivo“. Un bel giorno, però, a capuccetto rosso ed a molti dei suoi amici, che pure avevano lasciato soldi nella banca, venne l’esigenza di riprenderli. Si incamminarono, quindi, tutti insieme nei boschi per andare in banca a prendere i soldini, ma la banca non c’era più! Non si trovava più, era smarrita, sparita nei “boschi”. Una folla arrabiata e infuriata protestava nei boschi e nei campi, ma anche nelle vallate.
Il “consiglio generale dei saggi dei boschi“, (il maggiore potere rappresentante dei boschi e delle pianure), per non rischiare di essere messo “al rogo”, dalla folla inferocita, ha pensato bene di salvare la banca (e con lei, anche altre, che si erano già o si stavano smarrendo), varando un “decreto salva banche“…, ma questo, forse, ha salvato più il lupo che i poveri risparmiatori che lo stesso capuccetto rosso…
No, non è una favola, ma una dura realtà! Una vicenda ben nota!